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Grant Opportunities for FIWARE technology based Start-Ups!

We would like to share with you Two Grant Opportunities from European Community for SMEs and Start-Ups using the FIWARE technologies (read more about this technology in one of our previous posts). 


I GRANT 

INCENSe: €150.000 and the support of the leading players of European Energy sector to launch and accelerate your cleantech idea!

INternet Cleantech ENablers Spark Accelerator (INCENSe) was launched by Enel, Endesa, Accelerace and FundingBox , with an aim tp support start-ups, entrepreneurs and SMEs’ projects in energy and cleantech sector. It fosters innovation and high tech employment in the European Energy Sector and provides funding and acceleration services for entrepreneurs that want to create innovative market-oriented solutions able to make energy smarter, reliable and efficient.

The offer is:
  •  150.000€ of free grants to each project selected 
  •  6 months of personalized acceleration process 
  •  The network of two leading energy utilities and two best in class accelerators
Find more on:  www.incense-accelerator.com

II GRANT 

FINODEX: up to 170k€ funding opportunity

FINODEX (Future INternet Open Data EXpansion) is a EU project to fund the best project ideas based on Open Data and FIWARE. It is an opportunity for SMEs or Web Entrepreneurs looking for developing an application, a product or service based on open data and making use of FIWARE technologies, to receive funding and support services to develop their project.

How to apply: Submit via F6S Platform by December 19 here: f6s Platform

Criteria:1) Technical Excellence 2) FIWARE usage 3) Impact 4) Experience

Finodex offer: Every startup has the possibility to be funded with up to 170.000€ and receive support+coaching+connections

More info on FINODEX and FIWARE here: finodex-project.eu

Fi-Ware, un'opportunità da 100 milioni

Qualcuno la definisce la più grande scommessa tecnologica della Commissione Europea: si chiama Fi-Ware ed è un “open project” che aspira a diventare un punto di riferimento sia per l’ecosistema pubblico (amministrazioni pubbliche, comuni) che quello privato, stimolando la crescita economica attraverso idee innovative. A chi è rivolto? Alle piccole e medie imprese e alle startup del Vecchio Continente interessate a sviluppare app per questa piattaforma; a questi soggetti l’Ue destinerà direttamente, nel corso dei prossimi due anni, almeno l’80% di un finanziamento di 100 milioni di euro (Da Il Sole 24 Ore di Marzo 2014).

Se vuoi conoscere Fi-Ware e partecipare un interessante evento di networking a Bologna, il 4 dicembre 2014 non perdere  l'iniziativa organizzata dal Dipartimento di Informatica dell' Università di Bologna – Scuola di Ingegneria. Un pranzo sarà anche servito e l'evento è gratuito.

DOVE: 4 Dicembre 2014, Aula Magna di Ingegneria, Viale Risorgimento 2, Bologna

PROGRAMMA:
09:00  Registrazione partecipanti

09:30
Benvenuto – Prof. Paola Mello,  DISI, Università degli Studi di Bologna
Apertura dei Lavori – Prof. Antonio Corradi, DISI, Università degli Studi di Bologna
Bologna Smart City – Prof. Carlo Alberto Nucci, DEI, Università degli Studi di Bologna

10:30
Il tessuto produttivo in RER  –  Lucia Mazzoni, Aster
Esperienze imprenditoriali innovative - Mario di Nauta, Istituto Italiano Imprenditorialità
Nuovi modelli produttivi – Alessandro Rizzoli, GetConnected
Nuove esperienze professionali  – Filippo Bosi, Ordine degli Ingegneri

11.30  coffee break

11:50
Future Internet e FIWARE: opportunità e prospettive – Prof. Massimo Villari, Dip. di   Ingegneria Civile, Informatica, Edile, Ambientale Matematica Applicata - Università di Messina
FINESCE: Applicazione di FIWARE nel trial di Terni - Luigi Briguglio, Engineering Ingegneria Informatica, R&D Lab

12:40
L’acceleratore frontierCities: opportunità di finanziamento per la Smart Mobility Dr. Giovanni Di Fiore, Direttore Generale - Innova BIC
L’acceleratore Incese (ENEL): Accelera la tua idea cleantech, Luca Seletto, ENEL
Fi-Adopt, Assaf Mendelson, EAI  

13:40 Lunch

Hands On  -  Laboratorio Lab2
15:00 Da FI-WARE ai Generic Enabler (GE)
Cosa sono gli enabler, chi li ha sviluppati e come possono essere utilizzati
Presentazione del catalogo degli enabler con spiegazione di cosa possono fare e a cosa possono servire
Dimostrazione di un caso pratico di applicazione di uno o più enabler ad un caso concreto
Q&A

16:00 Discussione e Conclusioni

Intervista a Elena Goitini, Unicredit Start Lab e direttore Unicredit area commerciale di Bologna


Vogliamo conoscere meglio Elena Goitini e condividere le opportunità di Unicredit Start Lab. Ecco quanto è emerso da una breve intervista.

Chi sei e qual'è stato il tuo percorso?

Sono Elena Goitini. Sono nata a Milano e mi sono lasciata con piacere adottare da Bologna. Amo la mia famiglia, il mio lavoro e nel tempo libero mi trasformo in runner. Sono ottimista per carattere e attitudine. Dopo la laure alla Bocconi nel 1993 la mia storia professionale è legata a filo doppio con il Gruppo UniCredit dal 1994. E passa dal Credito Italiano, al Private Banking di UniCredit, per poi spingersi in Polonia con Bank Pekao e tornare in Italia come Responsabile Global Marketing. 



Quale è la tua posizione in UniCredit ed in particolare in UniCredit Start Lab?

Oggi per UniCredit sono Responsabile dell’Area commerciale di Bologna, città in cui l’Istituto ha storiche radici ed è banca di riferimento con 54 agenzie, 3 Team Piccole Imprese, 2 Centri Imprese, e un team composto da oltre 500 dipendenti, che si impegnano giorno per giorno a soddisfare le esigenze di oltre 150.000 clienti. 

Per UniCredit ho svolto nel tempo diversi incarichi in centri nevralgici soprattutto sul fronte del supporto alle imprese che sono la spina dorsale dell’economia del nostro Paese. Le piccole, le medie e le “neonate”, le start up. A queste ultime, UniCredit dedica da sempre attenzione e sostegno. Con prodotti e iniziative volti a trasformare in realtà idee imprenditoriali vincenti. 

Ne è un esempio UniCredit Start Lab, programma rivolto alle start up italiane ad alto potenziale ed elevato contenuto tecnologico, per quattro settori di attività: Life Science; ICT/Web/Digital; Clean Tech; Innovative Made in Italy, Services & Industrial. Con la nascita di UniCredit Start Lab, la banca continua nel suo cammino di supporto agli attori dell'innovazione mettendo a disposizione una piattaforma integrata di servizi dedicati. 

Anche quest’anno le selezioni sono giunte al termine e sono stati scelti 43 progetti su 783 candidature. Sul podio, anche due aziende emiliano romagnole: Smart Domotics (prima per la categoria Clean Tech) che ha sede a Ravenna e nasce dall’idea di due cesenati; e la modenese Neuron Guard (seconda classificata nel settore Life Science). Altre tre aziende della regione sono state ammesse ad uno speciale “programma di accelerazione” per sostenere lo sviluppo delle idee imprenditoriali: le modenesi Pikkart e MilkyWay (categoria ICT/Web/Digital) e la SHS di Parma (settore Innovative Made in Italy, Services & Industrial). 

Alle aziende prime classificate per ciascuna categoria UniCredit ha riconosciuto un grant di 10.000 euro e la possibilità di ricevere co-investimenti in equity da parte di UniCredit con altri investitori partner tra cui Venture Capital e Fondi Early Stage. Tutte le 43 aziende selezionate da UniCredit hanno diritto ad accedere a selezionati servizi del programma di accelerazione UniCredit Start Lab che prevede attività formative, tra cui la Startup Academy; l’accesso a un programma di mentorship dedicato; la partecipazione a un Investor Day; e la possibilità di partecipare a “Business Meetings” con aziende corporate clienti di UniCredit.


Come vedi il mondo delle start up in Italia oggi e in futuro? 

L'innovazione è la base per competere e crescere la richiede il mercato e ancor più i clienti. Oggi noi investiamo risorse nello sviluppo di soluzioni all'avanguardia che consentano di ideare nuovi prodotti e servizi. Vogliamo continuare a puntare sul futuro del nostro Paese, caratterizzato da giovani brillanti che hanno bisogno di un partner esperto e specializzato affinché si crei un nuovo concetto di economia e nuova occupazione, vera linfa vitale per l'Italia. Molto spesso si parla di innovazione e startup, senza l'indicazione di un percorso preciso per un giovane che vuole diventare imprenditore. 

UniCredit la pensa in modo diverso e con progetti come UniCredit Start Lab la banca mette in atto un'azione sinergica con università, incubatori, acceleratori d'impresa e investitori per supportare dalla fase di lancio a quella di espansione le idee più innovative e contribuire così al rilancio del nostro Paese. In un momento fondamentale per l'economia, UniCredit vuole incentivare la creazione di nuovo lavoro sostenendo le startup di ogni settore industriale chiave per il Paese.



Questa intervista è stata fatta da Roberta Rossi

Investitore e stratupper: amore a prima vista

Che voi crediate alle stelle o piuttosto alle statistiche raccontate da Jennifer E. Smith nel libro “amarsi a prima vista” resta il fatto che uno dei fenomeni più affascinanti è due persone che si vedono e si piacciono al volo. Ma l’amore a prima vista si applica solo alla nostra sfera sentimentale? Forse no…

La prima eDinner (“Entrepreneurial Dinner”) dell’Istituto Italiano Imprenditorialità si apre con uno dei più importanti esponenti del mondo dei Business Angels italiani, Marco Villa, Vice Presidente e Direttore Generale di Italian Angels for Growth (IAG), che ha co-fondato nel 2007.
Ad accogliere Marco un gruppo di stratupper con idee, sogni e speranze molto diverse tra di loro, ma accumunate dalla stessa intensa passione che riescono a trasmettere in ogni loro parola. La prima eDinner della storia dell’Istituto vanta un di gruppo davvero eterogeneo, ci sono ingegneri, fumettisti e fisici accumunati dalla stessa passione: quella di fare business e ognuno di loro in questa serata presenta una parte della sua vita, la propria startup. Roberta Rossi, con alle spalle il mitico programma Fulbright BEST, che coordina la serata, passa la parola tra i vari partecipanti raccordando le loro presentazioni e stimolando i più timidi.

Alessandro Grossi sta sviluppando un prototipo di uno strumento biometrico nel retro del suo ufficio con lo scopo di aiutare dietologi e personal trainer nel monitorare l’aspetto del corpo e motivare i pazienti in dieta. Nino Giordano si occupa di editoria, a breve lancerà dei fumetti digitali e lavora all’idea di una web tv per fumetti e cartoni animati. Emanuele Bellini sta investendo energie e denaro per una startup che ha come obiettivo quello di facilitare l’organizzazione di progetti di volontariato. Marco Malaguti sta mettendo a punto un bracciale “smart”: permette la geolocalizzazione e connettere con tutto ciò che circonda chi indossa il bracciale. L’idea di Pietro Curatola consiste nella creazione di una piattaforma che ha come obiettivo quello di risolvere uno dei problemi che tutti abbiamo riscontrato, ovvero quello di ritrovarsi in un posto nuovo e non sapere dove dirigersi e cosa fare. La piattaforma di Pietro aiuta a soddisfare le necessità dell’utente partendo dai suoi interessi. Daniele Gazzola sta sviluppando un micro-incubatore speciale da posizionare sotto un microscopio per effettuare analisi dinamiche di singole cellule in sospensione.

Finite le presentazioni, gli animi della serata si sciolgono tra un sorso di una buona birra giapponese e un boccone di ottimo sushi. Così la chiacchierata con il nostro Business Angel  entra nel vivo.
Marco ci spiega cos’è un fondo, come funziona, e che differenza c’è con un gruppo di Business angels. Parla dei meccanismi di investimento e quali sono le caratteristiche delle start-up per poterne beneficiare. Scopriamo che il pitch assume un ruolo fondamentale. Presentarsi e presentare bene la propria idea, essendo convincenti, dimostrando passione ed allo stesso momento tempo capacità e competenze, è una delle armi vincenti. Marco ci fornisce una bellissima metafora: investire in una start-up è come sposarsi dopo pochi appuntamenti, deve scoccare la scintilla tra il Business Angel e lo startupper, deve essere subito amore.
Le curiosità e le domande sono tante. La serata vola via tra storie, aneddoti e consigli: Marco svela i segreti per ottenere successo, la tenacia e la passione non devono essere sottovalutate, sono le carte da giocare per diventare dei veri imprenditori.

Siamo ospitati da Sosushi, una delle aziende di You Can Group, un’officina creativa, un incubatore di idee  che nascono da spunti, suggestioni e ispirazioni e che evolvono diventando veri e proprio progetti.
You Can Group, fondata nel 2008 a Bologna da Sara Roversi e Andrea Magelli, è un vero e proprio incubatore di idee che realizza progetti imprenditoriali in differenti settori, come food, digital, design e comunicazione.

Inevitabilmente la serata arriva al termine. Ci si lascia con uno scambio di biglietti da visita e  una bella stretta di mano, con la promessa di rivedersi presto. Sarà un bicchire di birra di troppo o l’ottimo cibo, ma ora ci sentiamo tutti amici e riuniti da un comune obiettivo. Farcela!

Azzurra Meoli, Bologna

Trento, tra le alpi una nuova Silicon Valley

Trento RISE. Nell'ultimo ventennio Trento ha investito in innovazione e
ricerca per diventare la "Silicon Valley delle Alpi". (Foto: Archivio FBK)
Ai più Trento e il Trentino sono noti per paesaggi mozzafiato, per le mele delle valli circostanti e per pregiati vini bianchi. Si sbagliano. Le mele sono ottime, è indiscutibile e i vini sono tra i migliori del mondo, ma oggi Trento è la Silicon Valley delle Alpi, una realtà che investe in ricerca e innovazione da circa un ventennio, dove le parole business e start-up sono oggetto di conversazione e di intrattenimento per i migliori aperitivi della città e non solo. Paolo Lombardi, business development manager presso Trento RISE, mi racconta i progetti, le iniziative e tutto ciò che bolle in pentola.

Trento RISE nasce nel dicembre del 2010 con l’obiettivo di fare del Trentino un polo di eccellenza nella ricerca, nell’innovazione e nell’alta formazione ICT. L’associazione è stata fondata dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) dell’Università degli Studi di Trento, e dal Centro per l'Information Technology - IRST della Fondazione Bruno Kessler ed è core partner del network ICT Labs dell’ European Institute of Innovation and Technology (EIT).
Moltissime sono le attività che si svolgono all’interno di questa realtà, ma la mia curiosità è su uno dei progetti che partirà a breve: il “TechPeaks, The People Acceleretor”, che tradotto in italiano vuol proprio dire “acceleratore di persone”. La prospettiva cambia, gli ingredienti sono sempre i medesimi: un’idea, un team e degli investitori ma le energie vengono condotte prima di tutto sul team e sui singoli individui, poiché sono proprio loro a fare la differenza, le persone.

Paolo Lombardi. Laurea in ingegneria
elettronica e studi di imprenditorialità in
Silicon Valley, è la mente del progetto TechPeaks.
L’idea nasce un sabato di settembre quando Paolo viene svegliato di buon mattino da una telefonata inaspettata del presidente del Trento RISE che gli comunica che il progetto di incubazione su cui stavano lavorando ha preso delle dimensioni inaspettate, l’obiettivo è infatti quello far crescere ben103 start-up. Paolo mi racconta che quella domenica non riuscirà a dimenticarla così facilmente, da quel giorno, infatti, non si è più fermato. Tutte le sue energie e quelle del team di TechPeaks si sono riversate nello sviluppo del progetto, nell’ottenimento di tutti i fondi necessari, nell’organizzazione e soprattutto nella creazione di un nuovo modello di incubatore che si concentra fondamentalmente sulle persone e i loro talenti, prima che sull’idea imprenditoriale. A volte infatti è proprio il team che non funziona, l’idea c’è, piace agli investitori, ma le persone non hanno le capacità per renderla una start-up di successo. Il “people accellerator”, quindi, punta a rendere minimo il rischio associato al team imprenditoriale.

Il TechPeaks è un programma rivolto a imprenditori, singoli o team provenienti da tutto il mondo. Si vogliono creare dei team internazionali, in modo che fin da subito vi sia la possibilità di interagire su più mercati. Il programma prevede 6 mesi da trascorrere sulle Alpi, con uno spazio di lavoro gratuito, un rimborso mensile e l‘opportunità di lavorare con mentori di livello internazionale.
A fine intervista chiedo a Paolo quali sono le caratteristiche che deve avere una persona per entrare in questo programma, l’elenco è molto interessante, si parla di creatività, di responsabilità, di leadership e poi dell’essere visionari, che non vuol soltanto dire avere un’intuizione geniale ma possedere anche la capacità di gestire e sviluppare day-by-day tale visione.
Il programma inizierà nei primi giorni di maggio, non mi resta che fare un forte in bocca al lupo a tutti i visionari selezionati, sperando di avere presto l’opportunità di conoscerne qualcuno.

[1] Link al programma Tech Peacks: http://techpeaks.eu/

Azzurra Meoli, Trento