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venerdì 12 gennaio 2018

iPhone ha 10 anni: una rivoluzione che ha cambiato Apple e il mondo intero



È uno dei primi oggetti che prendiamo in mano appena svegli, uno degli ultimi che appoggiamo sul comodino prima di addormentarci. Sta in tasca o nella borsetta, ci accompagna in ufficio o nei negozi e ci fa entrare in banca a qualsiasi ora del giorno e della notte. È sempre connesso e ci tiene compagnia anche a pranzo e cena. È così rivoluzionario che ha cambiato il nostro modo di camminare, di relazionarci con gli amici e di scattare le foto.
Forse nemmeno il suo fondatore, dieci anni fa, immaginava la potenza di questo concentrato di tecnologia e innovazione. «Di tanto in tanto arriva un prodotto rivoluzionario che cambia tutto». Era il 9 gennaio 2007 quando dalla bocca di Steve Jobs uscì questa frase, pochi mesi prima della presentazione ufficiale dello smartphone Apple: «Un iPod, un telefono e uno strumento per navigare in internet. Avete capito? Non ci sono tre apparecchi diversi. Ce n’è uno solo».
Il 29 giugno 2007 l'iPhone è arrivato negli store. Ha cambiato le sorti dell’azienda di Cupertino, ha creato una nuova forma di economia ed è diventato parte della nostra vita come nessun altro oggetto tecnologico.

Un bilancio della rivoluzione in casa Apple arriva dal Computer History Museum di Mountain View in California, che ha recentemente inaugurato una mostra per raccontare la tecnologia, la storia e l'impatto sociale e commerciale dell'iPhone, a dieci anni dal lancio sul mercato.

Il telefono con quella “i” in più

Fino al 2005 oltre due miliardi di persone nel mondo possedevano un telefono cellulare. Ma già ci si era resi conto che il futuro sarebbe stato mobile. Quella “i” (di “internet”) preposta a “Phone” era la sintesi di questa ambizione: ripensare il telefono, mettere in tasca tutto il mondo, tenere a portata di pollice un software ricco di funzionalità.
Davvero iPhone è diventato un prodotto rivoluzionario, e gli esempi sono innumerevoli. Ha mandato, per esempio, in archivio non solo la macchina fotografica, ma anche il modo di fotografare e di realizzare video. Per numerose funzioni può sostituire in tutto e per tutto un computer. Per il tempo libero e per il lavoro. Ha aiutato gli studenti dei villaggi africani ad accedere alle risorse disponibili agli studenti di Stanford. E l'elenco potrebbe proseguire. Ma con l'iPhone la rivoluzione è iniziata anche in casa Apple.
Lo smartphone ideato da Jobs, infatti, ha trasformato il business di Apple, contribuendo per quasi due terzi al fatturato annuo. Cavalcando il successo di iPhone di vendite cumulate di oltre 1,2 miliardi di unità, il mercato è salito a 800 miliardi di dollari, rendendola l'azienda più ricca del mondo. Grazie alle “app” per iPhone lo store online di Apple ha catalizzato mille miliardi di dollari con più di tre miliardi di utenti.

Mostra dedicata alla rivoluzione dell'iPhone
all'ingresso del Computer History Museum
a Mountain View, California. Ph.Credit: CHM

“Creato da Apple in California. Assemblato in Cina”

Queste otto parole stampate sul retro di ogni iPhone rappresentano il complesso sistema globale di distribuzione di Apple. Da "iPhone City" di Foxconn in Cina a Samsung in Corea del Sud fino a Bosch in Germania, Apple gestisce oltre 200 fornitori che impiegano più di 1,6 milioni di persone in 20 paesi. Apple raccoglie una miriade di componenti per l'assemblaggio in Cina e consegna iPhone completati agli utenti di tutto il mondo. 

Nel corso del primo trimestre del 2017 la multinazionale di Cupertino ha stabilito il record, con 78 milioni di iPhone venduti. E i risultati economici non hanno tardato ad arrivare. Per acquistare in store un iPhone 7 da 32GB di memoria servono 649 dollari: il costo totale stimato è di 220 dollari per componenti e 5 dollari per il montaggio di base; il margine di profitto è intorno ai 425 dollari (60%). Una bella ricompensa per il design, il marchio e la complessa rete di fornitori e distributori in tutto il mondo.

Ma tra le pieghe del successo della multinazionale della Silicon Valley è nascosta anche la fortuna di aziende di svariati settori - Whatsapp, Uber e Spotify, per citarne alcune - che non sarebbero nemmeno nate senza lo sviluppo dello speciale smartphone negli ultimi dieci anni.

Buon compleanno iPhone

Paolo Tomassone