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giovedì 1 febbraio 2024

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono la svolta per l'energia in Italia?

Entra in vigore a gennaio 2024 il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che, nel perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione 2030, promuove la nascita delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.



Cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili (C.E.R.)

Le “Comunità energetiche rinnovabili” (c.d. C.E.R.) sono aggregazioni di soggetti (come ad esempio persone fisiche, PMI, associazioni con personalità giuridica di diritto privato, enti territoriali e autorità locali, ivi incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali) che scelgono di unirsi per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili. È bene precisare che la “comunità” è un soggetto di diritto autonomo rispetto ai singoli “associati”.

Quali obiettivi perseguono le C.E.R.

L'obiettivo principale della C.E.R. è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali -a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità- e non quello di realizzare profitti finanziari. Per quanto riguarda le imprese, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non può costituire l'attività commerciale e industriale principale.

Quali agevolazioni per lo sviluppo delle C.E.R.

Sono previste due forme di agevolazioni per lo sviluppo delle C.E.R:
a) un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR (fondi disponibili per 2,2 miliardi di euro) e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti, che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi fino al 30 giugno 2026; tale contributo è cumulabile con l’agevolazione della tariffa incentivante (vedasi punto b).
b) tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale (quindi dal piccolo comune alla città metropolitana) con potenza massima agevolabile di 5 GW entro il 31 dicembre 2027.

Le regole operative

Come previsto dal decreto, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Verifica preliminare di ammissibilità

È possibile richiedere al GSE una verifica preliminare di ammissibilità dei progetti alle disposizioni del decreto. Documenti e guide informative.
Oltre alla documentazione già presente sul sito www.mase.gov.it, il GSE, inoltre, renderà disponibili sul proprio sito istituzionale (www.gse.it) documenti e guide informative, oltre a canali di supporto dedicati, per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER e, in raccordo con il Ministero per l'ambiente e la Sicurezza Energetica, lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo.

Conclusioni

Il Ministero per l'ambiente e la Sicurezza Energetica e i tecnici del settore vedono nelle C.E.R. una concreta possibilità di svolta per lo sviluppo delle “rinnovabili” in Italia, con conseguenti nuove opportunità per i territori e gli operatori. L’attività di monitoraggio, con cadenza semestrale, demandata dal decreto al GSE, rivelerà gli effetti derivanti dall’attuazione del provvedimento.


Joseph Lerose

avvocato del Foro di Bologna

Ph.credit: Unsplash.