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giovedì 5 settembre 2019

Social media e attacchi informatici: un business milionario

Sicurezza e privacy nei social media creano perplessità ma anche nuove opportunità di innovazione per imprenditori e imprese tecnologiche



Che i social network ci abbiano cambiato la vita è un dato di fatto. Non solo le nostre relazioni con il mondo esterno sono cambiate grazie ad internet prima e ai social network poi, anche il nostro rapporto con aziende e ruoli pubblici è cambiato con l’entrata in scena delle innovazioni tecnologiche. Al di là delle considerazioni morali che si possono fare sull’utilizzo di questi strumenti, l’uso e la diffusione delle piattaforme social ha portato all’aumento di un altro problema: gli attacchi informatici.

Non pensiamo agli attacchi informatici solo come virus che ci bloccano il dispositivo. Gli attacchi informatici possono essere molto diversi tra loro e avere anche un diverso scopo finale. Con i social network gli hacker, coloro che lanciano questi attacchi, hanno trovato terreno fertile. Le piattaforme come Facebook infatti si basano sulla fiducia delle persone, che condividono continuamente post e immagini più o meno personali. Da qui parte l’attacco hacker attraverso un lavoro di social engineering, ovvero delle truffe che si basano sulla fiducia che noi diamo ad una persona che non è reale. Un hacker crea un’identità falsa online con il solo scopo di carpire le nostre informazioni personali, che poi possono essere rivendute o utilizzate per altre truffe. Non necessariamente si tratta di soldi – anche i nostri dati personali ora hanno un valore economico.

Con le condivisioni a catena sui social poi è possibile diffondere malware e spyware molto più facilmente, andando ad attaccare anche i dispositivi mobili. Questo tipo di attacco infiltra un software malevolo sul nostro dispositivo che compromette il corretto funzionamento di esso e, nel caso degli spyware, raccoglie anche le nostre informazioni personali.

Caso diverso ma sempre riguardante hacker sono le fake news, di cui ormai siamo tutti consapevoli e che comunque continuano a girare online, influenzando l’opinione pubblica e generando profitti da click e naturalmente da pubblicità.

Come si può risolvere questo problema? Prima di tutto bisogna conoscere gli strumenti che utilizziamo online. Il potere di internet è stato anche quello di mettere a disposizione degli utenti moltissime informazioni. Dunque prima di tutto: informarsi e conoscere sia le impostazioni sia il funzionamento dello strumento che utilizziamo. Dopodiché è sempre bene munirsi di antivirus e firewall, attivare account con password sicure, navigare solo in siti certificati e utilizzare connessioni sicure come le VPN. Tutti strumenti consigliati anche dai professionisti della cyber security, un settore in continuo aumento. A cui va unita anche una consapevolezza e un’attenzione da parte dell’utente del web, per rendere internet un posto più sicuro.


Stefania Grosso

Questo articolo è stato gentilmente offerto da Stefania Grosso di TechWarn.com